I miei primi 80 km
Ciao a tutti,
è passata più di una settimana da quando ho scritto sul blog, questa volta l’ho fatto apposta, perché dopo gli ottanta km di domenica dovevo riflettere sulle sensazioni provate in quelle ore di corsa. Passavano i giorni e a parte la felicità di avercela fatta, era un misto di emozioni e nient’altro.
Oggi dopo due ore di corsa sul Naviglio Pavese di Milano, la mia mente ha fatto un po’ d’ordine, è come se si fosse illuminata.
Ora tenterò di spiegarvelo, spero di riuscirci. Domenica 22 marzo ho corso all’interno della gara 60 km di Seregno. L’obiettivo era farne 80. Giornata piovosa, veramente molto brutta, freddo e vento. I primi 40 km li corro fortunatamente in ottima compagnia, con Luca. Non parliamo molto, siamo tutti e due molto silenziosi. Ogni giro é di venti km e mi sento bene. Le sensazioni sono buone, il ritmo é abbastanza sostenuto, 4,50-4,55 al km. Purtroppo dopo un’ora, mi viene il solito dolore alla spalla, tremendo. Cerco di massaggiarmela e poco alla volta le fitte diventano bruciori, poi tutto si anestetizza, in poche parole non riesco più a muoverla! Ai ristori ci fermiamo bevendo e mangiando, provo con le fette biscottate, fortunatamente il mio stomaco risponde bene. Il primo giro passa velocissimo e devo dire che il secondo non mi pesa per niente, mi piace sapere cosa mi aspetta. Ci sono anche delle brevi salite, i miei tratti preferiti. Purtroppo al 40 Km Luca mi abbandona, deve andare alle gare dei sui ragazzi, è infatti allenatore di nuoto della Canottieri Milano. Ora sono sola: inizia il mio viaggio e il terzo giro lo corro senza pensare. Ho provato in questi giorni a ricordare cosa mi passasse per la mente in quei km in solitaria, ma niente, tabula rasa. Entri quasi in un’altro mondo, non fai più tanta fatica, in proporzione si soffre più il primo giro. Il tuo corpo entra in sintonia completa con l’ambiente circostante, i paesaggi viaggiano al tuo fianco e tu, come in stand by, corri, ascolti il tuo respiro e segui il ritmo del tuo cuore. Non ti accorgi più dei km, passano via in un lampo.
Alla fine sono stanca, le gambe mi fanno male, ma il viso sprigiona gioia: ho scoperto dove voglio in futuro cimentarmi!
Per recuperare bevo sali, acqua e mangio cinque panini con il prosciutto cotto! Sono stata brava Luana Molinari?
Il lunedì successivo ero provata, non tanto per dolori specifici ma più per un senso di malessere generale. Il resto della settimana l’ho trascorso tra mille impegni.
Vi abbraccio forte
Ivy
Ottimo Ivana, siamo proprio sulla strada giusta!
Fette biscottate con marmellata ottime durante la prestazione e subito il reintegro appena finita la corsa ci aiuta a gestire meglio le sensazioni nei giorni successivi e ripristinare le riserve energetiche consumate durante la prestazione!
Avanti a tutta birra!!! ;-P