Io Donna. Come reinventarsi nel mondo del lavoro, oggi.
Chi ha letto il mio libro “Correre la risposta” conoscerà un pò la mia storia.
Qualche anno fa ero una donna in carriera, mi occupavo di selezione del personale, oggi verrei definita HR Manager. Ho avuto la fortuna di assistere alla nascita di due realtà che poi sarebbero diventate delle potenze mondiali della telecomunicazione, come Vodafone e Fastweb. Poi sul più bello, ho avuto la prima gravidanza con Cecilia (che oggi ha fatto la maturità), poi Filippo e infine Caterina.
Niente di più bello!
Peccato che da quel momento in poi la mia vita lavorativa è diventata terribilmente complicata. Il mondo del lavoro tra il 2001 e il 2010 è cambiato, è diventato veloce, più tecnologico ed estremamente competitivo. Per di più, e non è una frase fatta, per una donna è terribilmente complicato riaffaciarsi al mondo del lavoro dopo anni di stop. E’ inutile girarci attorno, in quel periodo o eri donna manager o eri donna di casa.
Punto. Fine dei giochi.
Allora mi sono dovuta reinventare.
Non è stata una scelta, come molti potrebbero pensare, è stata una necessità. Carriera? Stabilità? Parole che purtroppo ho dovuto in fretta dimenticare. Con il passare del tempo però le ho sostituire con altre due: cambiamento e libertà. Sì, perché lentamente ho capito che per “sopravvivere” avrei dovuto cambiare, evolvermi, un pò come sosteneva fortemente Darwin. E nel cambiamento ho trovato la libertà. Libertà di decidere, di sbagliare, ma soprattutto di fare quello che volevo.
Così sono nate le mie imprese da 21volte donna a Run Eversting, passando per momenti tremendamente bui e difficili, ma ogni volta ne sono uscita più forte e più resiliente.
Ti starei chiedendo, perché Ivy mi racconti tutto questo?
Il motivo è molto semplice, perché in alcuni momenti sembrava fossi l’unica a crederci.
Hai presente Don Chisciotte contro i mulini a vento? Ecco. Ad un certo punto ho smesso di contare le porte in faccia ricevuto, ho smesso di guardare i facili successi di chi metteva (e mette) in mostra se stesso/a per qualche like in più e mi sono concentrata su me stessa. Non per egoismo (forse anche per quello) ma soprattutto perché era l’unica cosa che potevo controllare davvero. Se vuoi che le cose cambino, devi essere il primo a impegnarti per farle cambiare. Motivazione e perseveranza. Non ci sono scorciatoie o trucchi. Fossi rimasta a guardare la mia immagine riflessa sulla finestra nelle giornate in cui mi sentivo sola e fuori da qualsiasi contesto, oggi non avrei fatto nulla di quello che ho realizzato.
Avrei potuto fare le cose diversamente? Di sicuro.
Avrei potuto farle meglio? Senza ombra di dubbio.
Tornerei mai indietro? MAI!
E lo affermo con orgoglio perché sono diventata quello che ho sempre sognato. E ne sarebbe orgogliosa anche mia mamma Matilde!
Ho imparato dai miei fallimenti.
Ho saputo apprezzare i piccoli passi, ho abbracciato il processo e mi sono data del tempo. Questo l’ho imparato grazie alle mie imprese, grazie alle meravigliose persone che ho incontrato lungo il mio cammino e grazie anche al percorso di coaching che ho intrapreso dal 2016. Ho capito che le emozioni vanno abbracciate, vissute e utilizzate a mio favore. Ho ripreso a studiare e a capire i meccanismi più fini della nostra mente. Ho saputo rimettermi in gioco malgrado spesso sia ancora difficile farsi prendere in considerazione.
Ecco allora che mi sono detta, perché non mettere assieme tutto questo in un nuovo progetto?
La Coaching Experience ideata assieme al mio socio Luca Borreca ha proprio questo scopo. Intervenire a 360 gradi su quegli aspetti che sappiamo controllare meglio, il fisico e la mente. Ti offriamo la possibilità di pensare a nuovi obiettivi attraverso la metodologia del coaching.
Se vuoi saperne di più, non devi far altro che scrivermi o cliccare qui. Sarò, saremo, pronti ad aiutarti al meglio delle nostre capacità per farti guardare i tuoi obiettivi da un’altra prospettiva e ricondurli il più possibile sotto la sfera del tuo controllo.